Questo meraviglioso palazzo fu costruito per volontà di Girolamo Riario che avrebbe voluto conclusi i lavori prima delle sue nozze con Caterina Sforza. Ma la cerimonia avvenne mentre ancora l’ampliamento del palazzo era ancora in corso.
Questo edificio occupa un’area dove nell’antichità sorgeva un tempio di apollo, una zona dove si trovavano numerose officine di marmo. Vennero ritrovati numerosi reperti storici quali decorazioni probabilmente del I secolo, frammenti di pavimentazioni e una colonna di granito di dimensioni notevoli. Collaborarono all’ampliamento del palazzo Melozzo da Forlì, Luca Pacioli e forse Leon Battista Alberti.Nel 1511 il Cardinale Francesco Soderini acquista il Palazzo e lo ampia, costruendo una loggia sul cortile e decora gli interni e le facciate esterne.Viene fatta residenza di ambasciatori spagnoli e successivamente viene acquistato dal Cardinale austriaco Marco Sittico Altemps. Stabilì la Biblioteca Altempsiana e la Collezione Altemps, costituita da sculture antiche. Avviò ulteriori ampliamenti e decorazioni.
Dopo la decapitazione del Figlio Roberto, voluta da Papa Sisto V per accusa di adulterio, i capolavori all’interno del Palazzo come l’altana e lo Studiolo della Clemenza, costituiscono un commosso ricordo di un padre e una grazia offerta al pontefice, che l’aveva però negata. Venne costruita inoltre la Chiesa di Sant’Aliceto all’interno del Palazzo per volontà del figlio di Roberto, Giovanni Angelo Altemps.
Il Palazzo ha ormai un suo destino culturale, nel 1690 viene fondata qui l’Accademia degli Arcadi, da dove partirà una delle correnti letterarie più importante del primo Settecento. Nel 1724 il Cardinale Melchior de Polignac ne fece la propria sede, diede molte feste e balli in Maschera. Mozart accompagnerà questi eventi con le sue musiche. Viene inoltre collocata una fontana che getta vino di fronte l’entrata del Palazzo.
Il teatro interno Goldoni, voluto da Marco Sittico Altemps, si tengono numero spettacoli. Nel XIX l’edificio viene ceduto alla santa Sede, fatta eccezione per un appartamento riservato a Lucrezia Alessandra Altemps, a suo marito e sua figlia Maria, che sposò D’Annunzio nel 1883 nella Chiesa di Sant’Aliceto. Nel 1982 il palazzo viene acquistato dallo stato e dal 1997 ospita il Museo Nazionale Romano, che raccoglie collezioni di statue romane di famiglie nobili romane, tra cui la collezione Altemps, Del Drago, Mattei e, la parte più consistente, quella della collezione Boncompagni Ludovisi.
Una sezione è dedicata alla collezione egizia, mania sempre viva dei culti orientali a Roma.
GIROLAMO RIARIO
Nipote di Papa Sisto IV, il quale, una volta salito sul trono pontificio, si assicurerà di dare grandezza ai suoi due nipoti, Pietro il maggiore alla vita religiosa e Girolamo a quella militare. Pietro fu fatto Cardinale di San Sisto, patriarca di Costantinopoli, arcivescovo di Firenze. Nel 1473 comprò la città e il principato di Imola. Un anno dopo morì e Girolamo ottenne la Signoria della città. Si era proposto di invadere inoltre i piccoli stati vicini, approfittando del credito del Papa, suo zio. Ma venne ostacolato da Lorenzo de Medici. Per vendicarsi Girolamo entrò a far parte della congiura de’ Pazzi (un tentativo di porre fine alla supremazia dei Medici), ma siccome Lorenzo de Medici non cadde sotto i congiurati, il Papa lo incaricò di fargli guerra. Approfittando delle truppe a sua disposizione, prese Forlì. Con la speranza di rendersi padrone del ducato di Ferrara, indusse Sisto IV in una lega contro i Veneziani. Diede battaglia al Duca di Calabria che diede soccorso al duca di Ferrara e Girolamo lo sconfisse a Velletri.Nel 1482, fece concludere la pace tra il Papa e il Duca di Ferrara e di seguito il Papa scomunicò i Veneziani al fine di costringerli a deporre le armi. Girolamo non avendo ottenuto in Romagna i successi che sperava, volse le sua forze contro i Baroni di Roma.Con l’arresto e la decapitazione di Colonna per ordine del Papa, Girolamo, s’impadronì di Marino, della Cava e di altre fortezze di proprietà dei Colonna.Durante questo susseguirsi di conquiste però morì Papa Sisto IV e i feudi di Colonna si ribellarono e Girolamo fu esposto ad assalti.
Decise dunque di trasferirsi a Forlì, dove iniziò ad edificare magnifiche costruzioni, come anche ad Imola. Avendo formato però attorno a se numerosi nemici fu assassinato nel 1488.
LE COLLEZIONI
La Collezione Altemps – Marco Sittico Altemps era un appassionato collezionista e durante la sua vita ha raccolto una preziosa collezione di libri e di statue antiche. Il nipote Giovanni Angelo Altemps ha continuato ad aggiungere opere alla collezione. La maggior parte della collezione Altemps, che consisteva di oltre un centinaio di opere tra sculture dipinti e libri, è stata distribuita in diverse istituzioni. Alcune statue della collezione Altemps abbelliscono la loggia settentrionale del Palazzo Altemps dove ci sono ancora quattro grandi statue situate nel nord del portico e altre sculture che decorano la scalinata.
La Collezione Boncompagni Ludovisi – Nelle sale al piano terra e al primo piano sono esposte 104 sculture che lo Stato italiano ha acquistato dalla famiglia Ludovisi-Boncompagni nel 1900. Tra gli esempi più rappresentativi: L’acrolito Ludovisi , il Trono Ludovisi, Galata suicida, l’Athena restaurata da Algardi, l’Ares restaurato dal Bernini e il Grande Sarcofago Ludovisi .
La collezione Mattei – Nelle gallerie ai lati del cortile e in una stanza del primo piano sono esposte alcune sculture antiche che originariamente ornavano la villa e i giardini di Ciriaco Mattei sul colle Celio: La saatua del Dacio in marmo giallo è particolarmente rinomata .
La collezione Drago – Nella loggia a sud sono esposti quattro rilievi della collezioneappartenuti alla famiglia Del Drago; erano conosciuti e disegnati dal XV secolo, e studiati e ammirati anche dal noto storico dell’arte tedesco Johann Joachim Winckelmann.
La collezione egizia – Le sculture in mostra nei cosiddetti appartamenti di D’Annunzio sono stati trovati a Roma nella zona di Campo Marzio dove un tempo il grande Santuario dedicato a Iside si trovava; LE opere in parte provengono da Egitto e in parte sono il risultato di una produzione romana, dopo la diffusione dei culti egiziani in Occidente. Nella sala della Dea madre è esposta la testa del Efeso Artemis portato alla luce nel 2009 durante la campagna di scavo urbano in via Marmorata.
Dove
Piazza di Sant’Apollinare, 46
00186 Roma
Orari di apertura:
Aperto tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 19.45. Chiuso il lunedì (tranne Lunedi di Pasqua e durante la “Settimana della Cultura”), 1 gennaio, 25 December.the biglietteria chiude un’ora prima dell’orario di chiusura.
Biglietti:
Museo Nazionale Romano:
biglietto unico valido per 3 giorni a 4 siti (Palazzo Massimo, Palazzo Altemps, Terme di Diocleziano, Crypta Balbi)
Prezzo intero: € 7.00
Ridotto: € 3,50 per i cittadini dell’Unione Europea tra i 18 ei 25 e per l’Unione europea teachers.
Gratuito: i visitatori a 17 anni.
Prenotazioni:
Tel: +39.06.39967700 (Lunedi – Sabato 9,00-13,30 e 14,30-17,00);
Servizi:
Audio-guida
Libreria
Visita guidata
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Nata a Roma, formatasi alla scuola alberghiera, dove ha studiato storia dell’arte sempre con molta passione. Una volta diplomata, ha lavorato per alcuni anni come segretaria in uno studio commerciale, ma essendo per Lei un ambiente grigio e privo di interessi si è licenziata e si è trasferita in Estonia, a Tallinn dove ha iniziato lo studio dell’inglese. Una volta tornata in Italia aveva un obiettivo, lavorare nel suo campo di interesse e dopo alcuni mesi è riuscita a trovare quello che desiderava, in un agriturismo.
“Adoro essere circondata dal cibo e dall’arte”.